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Spettacoli teatrali

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La rappresentazione scenica “Il Fiume Oglio e i suoi fratelli”

“E’ una bella giornata di mezza estate. Fa caldo, ma non troppo e un leggero venticello solletica la pelle. Nonno Gianni, una vita da pescatore non sempre con licenza, porta con una certa baldanza i suoi 81 anni. La figura è asciutta, il viso rugoso ma non più di tanto. Il colore scuro della pelle sa di sole, di aria e di montagna. L’andatura è sicura, fatta di passi brevi e attenti. E’ seduto, in penombra, su un grosso sasso sulla riva dell’Oglio. Accanto a lui, in piedi a far esercizi di equilibrismo che tengono un poco in ansia il nonno, il nipote Andrea, il più piccolo,il prediletto. Ha un atteggiamento simpaticamente sbarazzino: i jeans scuciti, il berretto con la visiera da cui fuoriesce una crestina di capelli che fa tanto galletto amburghese, le scarpe alte da trekking che lo fanno sembrare un po’ più vecchio. A scuola è bravo e impara con una certa facilità. Vuole bene al nonno che lo coccola e soprattutto lo affascina quando gli racconta del fiume, dell’Oglio e della sua vita trascorsa a pescare. Ricordi di pesci, di uccelli, di piante, di odori, suoni, paure. E di fame e di fatiche!”.

La sera del 7 giugno 2015 nel Comune di Darfo Boario Terme, in riva al fiume e nell’antica “Piazza del Porto”, a corredo di una giornata interamente dedicata ad attività sull’Oglio all’interno della “Fiera della Sostenibilità nella Natura Alpina”, ha avuto luogo la rappresentazione scenica “Il Fiume Oglio e i suoi fratelli” basata sulla riproposizione delle testimonianze storiche relative alla vita ed alle attività praticate sul fiume Oglio all’inizio del ‘900 tratte dal libro di Mario Martini “il Fiume Oglio e altri corsi d’acqua in Valcamonica”.

La rappresentazione nasce da un’idea del giornalista bresciano Gianluigi Goi, firma del Corriere della Sera, che dopo avere dedicato un’intera pagina sul suo giornale al testo di Mario Martini, suggeriva la possibilità e l’opportunità di rendere il caleidoscopio di suoni e immagini suscitate dalla lettura del libro, oltre che su carta stampata, anche sotto forma di rappresentazione teatrale, affinché il messaggio fosse di più immediata percezione e potesse raggiungere un numero più elevato e diversificato di persone.
La lettura scenica ci accompagna alla scoperta di sbalorditive descrizioni di un fiume ricco di vita, identificato dagli abitanti del tempo come un vero e proprio valore da proteggere. La realizzazione dei testi è stata curata dallo stesso Gianluigi Goi mentre la regia e la rappresentazione scenica da Luciano Bertoli, noto attore bresciano.
Dato il grande successo riscosso la rappresentazione è stata replicata alla fine di giugno dello stesso anno a Capo di Ponte al Parco Archeologico Comunale di Seradina – Bedolina, a cura del Parco Adamello, e di nuovo a settembre a Darfo Boario Terme – quest’ultima volta a cura dell’amministrazione comunale.